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          IL PRESEPE CUCINIELLO NEL MUSEO DI SAN MARTINO
Un presepe di valore storico ed artistico inestimabile è in mostra permanente nei locali del Museo Nazionale di San Martino di Napoli. Il presepe fu allestito il 28 Dicembre del 1879 con pastori donati da Michele Cuciniello, dal quale prese il nome. La Natività è posta in un rudere di un tempio distrutto che simboleggia la fine del mondo antico e l'avvento del Cristianesimo. Una moltitudine diversificata per costumi, portamenti e ruoli anima l'intera scena e rappresenta attività e aspirazioni del popolo partenopeo. Il presepe napoletano nelle collezioni pubbliche si identifica per lo più con le sezioni ad esso dedicate nel Museo di San Martino, provenienti in buona parte da collezioni private. Il nucleo più antico è costituito dal Presepe Cuciniello, così detto dal nome dell'architetto Michele Cuciniello che curò personalmente l'allestimento di pastori, animali ed accessori su uno scoglio monumentale in legno, sughero, stucco, cartapesta e terracotta dipinti a tempera. Il presepe, venne inaugurato pubblicamente il 28 dicembre 1879 tra numerosi visitatori accorsi ad ammirare la "traduzione in dialetto napoletano della pagina più sublime del Vangelo", secondo le parole dello stesso ideatore di questa spettacolare messa in opera che vedeva affiancarsi al Cuciniello Luigi Farina per l'esecuzione del masso e l'architetto Fausto Niccolini, autore del sistema di illuminazione naturale spiovente dall'alto, nonché lo scenografo Luigi Masi per le pitture del paesaggio e della calotta di cielo. Il complesso presepiale ha subito nel corso del tempo un degrado progressivo, tamponato da un provvidenziale restauro nel 1966, ma le difficoltà di operare una manutenzione corretta per arginare i guasti creati dalle soluzioni tecniche inadeguate del progetto ottocentesco, nonché la mancanza di interventi organici e mirati, ha portato nel 1984 alla chiusura temporanea delle sale dei presepi. Dopo quasi cinque anni un attento lavoro di recupero dei vari ambienti dell'antica Certosa liberati da sovrastrutture e manomissioni, insieme ad un restauro filologicamente rigoroso di personaggi, animali ed accessori, permettono una visione chiara e completa delle raccolte presepiali.
     Presepe del Banco di Napoli.                                                                                                                                                                 Il presepe del Banco di Napoli conservato in Palazzo Reale in forma di comodato, è una delle più ricche e suggestive raccolte d'arte presepiale del '700 napoletano. Nella Cappella Palatina di Palazzo Reale è esposta la preziosa composizione presepiale del Banco di Napoli, che comprende 210 figurine di 'pastori' e 144 accessori vari. La maggior parte delle statuine risalgono al Settecento e molte sono opera di grandi scultori napoletani come Giuseppe Sammartino e il suo migliore epigono Giuseppe Gori, Salvatore Franco, Francesco e Angelo Viva, Francesco e Camillo Celebrano, Lorenzo Mosca e Matteo Bottigliero. La scena presepiale, oltre alla rappresentazione della Natività e della Gloria, è ricca di personaggi, situazioni e particolari della realtà quotidiana dell'epoca.

 

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